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AUTUNNO 2020

„MOLTO è CAMBIATO…!!„Ma NOI - siamo SEMPRE ANCORA qui!!

„MOLTO è CAMBIATO…!! „Ma NOI - siamo SEMPRE ANCORA qui!!

Per permettere ai nostri clienti di godersi, come al solito, il loro soggiorno all‘Hotel AUSTRIA, teniamo alta la guardia in tutti i nostri reparti rispettando alla virgola tutte le regole igieniche!  Il nostro Hotel AUSTRIA-Team viene regolarmente testato riguardo covid-19, ed è risultato, ringraziando Dio, sempre „negativo“! Quindi questi risultati sono naturalmente ed assolutamente POSITIVI!!

„la nostra OFFERTA per coloro i quali PRENOTANO DIRETTAMENTE“

Vienna è una meta ambita durante tutto l’anno. Accanto alla cultura ed alla storia, i teatri viennesi offrono nuovamente un ampio programma. Da non dimenticare che tra poche settimane riapriranno anche i Mercatini di Natale viennesi.

Per questo abbiamo per voi una offerta assolutamente imperdibile! Prenotate DIRETTAMENTE da noi (telefonicamente, via e-mail oppure online) riceverete gratuitamente un UPGRADE alla PROSSIMA categoria SUPERIORE!

Questa offerta è valida per tutti i soggiorni fino alla fine dell’anno. Se l‘upgrade non fosse possibile, addolciremo il vostro soggiorno con una scatola di cioccolatini  (oppure, a scelta, una bottiglia di vino proveniente dal Burgenland).
 

„Nuovi premi per l‘Hotel AUSTRIA!“

Infiniti ringraziamenti ai nostri clienti, che si sono presi il tempo di lasciare un commento riguardo al loro soggiorno. I vostri elogi ci danno sempre molta soddisfazione, le vostre critiche rappresentano per noi nuovi stimoli.

Ringraziando i vostri utili commenti, abbiamo avuto la possibilità di ricevere nuovi premi per la nostra struttura. Tripadvisor – una delle più grandi piattaforme di valutazione – ci ha insignito per l’anno 2020 del „Travellers‘ Choice Award“. Da Hotels.com è arrivato inoltre il „Loved by guests‘ Award“

„Attuali MANIFESTAZIONI CULTURALI a Vienna durante l’autunno 2020“

Siete interessati alla musica al teatro all’Opera, ai musei oppure alle mostre? Siamo a conoscenza di tutti gli appuntamenti culturali - e saremo lieti di darvi ancora qualche piccolo consiglio…
 

Una libellula in arrivo al MQ

Una spettacolare terrazza panoramica sta per arrivare al MuseumsQuartier. La cosiddetta MQ Libelle sul tetto del Museo Leopold aprirà al pubblico il 4 settembre 2020.

La nuova terrazza panoramica realizzata nel MuseumsQuartier (MQ) offre una delle più belle viste sul centro storico di Vienna. Il Museo di Storia naturale e il Museo di storia dell'arte nonché la Heldenplatz sono proprio ai vostri piedi. Anche la MQ Libelle, su progetto di Laurids Ortner, è un gioiello architettonico. Nonostante il nome, non ha l'aspetto di una vera e propria libellula, ma è il suo luccichio, la sua ariosità e la sua leggerezza a ricordare questo animale. L'artista austriaca Eva Schlegel ha decorato la facciata in vetro, che Brigitte Kowanz ha completato con installazioni luminose di forma circolare. I cerchi luminosi sono un simbolo visibile da lontano, che mostra che il tetto del Museo Leopold è pieno di vita.

L’ingresso alla MQ Libelle è gratuito. Come lo stesso MQ, anche questo spazio deve essere un luogo aperto a tutti. C’è anche un piccolo chiosco per rifocillarsi. Nei giorni di apertura (dall’1 al 6 settembre) nel cortile principale del MQ ci sarà molta arte da vedere: un’installazione luminosa e sonora sulla facciata del Museo Leopold, nella performance “Libelle Flirr” tre tromboniste esplorano l’area trasformandosi in corpi musicali sempre nuovi e nell’Art Box MQ l’installazione di Alex Kasses conferisce alla MQ Libelle un costante stato di sospensione. Simpatico dettaglio a margine: i divani MQ, gli amati divani da esterno nella corte interna del MuseumsQuartier, quest’anno avranno la tonalità di verde “Libellula”.

MQ Libelle, Tutti i giorni dalle 10 alle 22
Pausa invernale dal 1/11/2020 al 31/3/2021

www.mqw.at

Riapertura del Museo di Sigmund Freud

A fine agosto, dopo una fase di lavori di rinnovo e ristrutturazione durata 18 mesi, finalmente il più noto indirizzo viennese riaprirà le porte ai visitatori. Gli spazi abitativi e lavorativi di Sigmund Freud diventano i protagonisti della mostra nel museo appena rinnovato. Questo nuovo approccio permette di riscoprire il padre della psicoanalisi. Ne siamo certi: anche per Freud sarebbe stato un vero sogno.

Berggasse 19, Wien, Alsergrund. Chi si mette sulle tracce di Sigmund Freud, giunge qui al luogo di nascita della psicoanalisi. E proprio come i suoi pazienti più di 100 anni fa, si arriva giù alla porta e si suona al campanello del celeberrimo professore. Già dall'ingresso è chiaro che il Museo di Sigmund Freud non è un luogo per omaggiarlo come tutti gli altri. Si tratta piuttosto di uno spazio in cui lo spirito di Freud viene conservato fino ad oggi. Ma funge altresì da monito per non dimenticare la perdita di cultura e umanità durante il regime di terrore del nazionalsocialismo.

Per la prima volta dalla fondazione del museo nel 1971, vengono aperte ai visitatori tutte le stanze private di Freud. Il rinnovamento degli spazi ha fatto sì che la superficie di esposizione venisse quasi raddoppiata. Su circa 550 m² è possibile scoprire il grande psicoanalista come mai prima d'ora.

Il nuovo foyer è il punto di partenza della visita. Oltre alla biglietteria, vi si trovano lo shop del museo e un caffè. L'allora ex-ambulatorio di Freud al piano rialzato viene da subito utilizzato per la collezione d'arte contemporanea del museo. Giunti nel mezzanino, si sceglie se proseguire verso le stanze private (a sinistra) oppure verso l'ambulatorio (a destra). Non dimenticate di suonare il campanello! Il piano nobile è tutto all'insegna della scienza: vi è ubicata la "Biblioteca della psicoanalisi" con più di 40.000 titoli e l'Archivio Sigmund Freud. Sulla nuova, seconda tromba delle scale viene rievocata la storia dell'edificio. Una storia che narra di appartamenti utilizzati dai nazionalsocialisti come alloggi comuni per gli ebrei. In totale alloggiarono qui 79 persone fino al momento della loro definitiva deportazione.

La vita della famiglia Freud è stata ricostruita in base a fotografie storiche e offre uno scorcio su come venissero utilizzate le stanze. Sono proprio tali stanze a costituire il centro focale della visita al museo. I pavimenti, le porte e le maniglie, il guardaroba, la tromba delle scale e la vista sul verdeggiante cortile interno. Durante una visita al Museo di Sigmund Freud ci si ritrova letteralmente sulle sue tracce. L'intoccata struttura originale degli spazi permette di immergersi appieno e in modo autentico nei luoghi di Sigmund Freud.

Museo di Sigmund Freud
www.freud-museum.at

Andy Warhol alla seconda

Al mumok si fa il pieno di Andy Warhol: con "Andy Warhol exhibits" e "Defrosting the Icebox" iniziano due mostre, che rendono omaggio al padre della Pop art.

Andy Warhol riuniva in sé molti contrasti. Da un lato vi è l'artista appariscente e molto teatrale, dall'altro una personalità nascosta, quasi invisibile. Sono proprio questi due lati del suo essere a costituire il fulcro di "Andy Warhol exhibits". La mostra vuole dare uno sguardo oltre la sua immagine pubblica e mettere in luce aspetti finora quasi sconosciuti della sua opera.

 Già i suoi primi temi e astrazioni risalenti all'inizio degli anni 50 ripropongono sempre disegni e stampe del corpo maschile, ma anche drag e simboli omoerotici. Si possono ammirare opere della sua prima mostra "Fifteen Drawings Based on the Writings of Truman Capote" (1952), ma anche sculture di carta marmorizzata (1954) inedite. Questi lavori palesano il precoce interesse di Warhol per serie iconografiche chiaramente definite, ma anche il suo confrontarsi con il tema della performance di genere.

La seconda mostra "Defrosting the Icebox" è nata in collaborazione con il Kunsthistorisches Museum Wien e il Weltmuseum Wien. Uno sguardo al passato: nel 1969, con "Raid The Icebox 1 with Andy Warhol", Warhol curò una mostra itinerante composta da oggetti e opere del Museum of Art Rhode Island School of Design. La mostra non esponeva solo opere di Warhol, ma era ugualmente pioneristica dal punto di vista della strategia espositiva che rompeva con gli standard museali tradizionali: invece di dare priorità alle arti figurative (pittura, scultura, grafica, fotografia o disegno), Warhol espose le arti applicate (arte che si incentra sugli oggetti della vita quotidiana). Invece di dare alla mostra un taglio cronologico, stilistico oppure mediale, presentò gli oggetti in forma astorica e agerarchica.

ANDY WARHOL EXHIBITS, A glittering alternative, 26/09/2020 - 31/01/2021
DEFROSTING THE ICEBOX, Le collezioni nascoste della Collezione di Arte antica del Kunsthistorisches Museum Wien e del Weltmuseum Wien, ospiti al mumok, 26/09/2020 - 31/01/2021

www.mumok.at
 

Tratti di paesaggio

In autunno il Kunstforum Vienna presenta uno dei più rilevanti pittori internazionali contemporanei: Gerhard Richter. L’ampia retrospettiva è dedicata ai suoi paesaggi.

Un nome, così grande e importante, che ormai da decenni non passa inosservato. Tuttavia finora Gerhard Richter è stato raramente esposto a Vienna. Il Bank Austria Kunstforum Wien ha dunque colto l’occasione per dare vita a una mostra inedita. Qual è il fulcro della retrospettiva? I suoi paesaggi. Insieme ai tipici dipinti a olio vengono esibiti però anche disegni, fotografie, stampe, libri d’arte e oggetti. Sono in mostra le opere dagli anni ‘60 fino ad oggi. Tra queste si trovano anche lavori raramente o ancora mai esposti al pubblico. 

La mostra si articola in cinque sezioni tematiche. Inizia con le immagini che Richter ha creato sulla base dei soggetti di fotografie sue e non. Spiccano in queste la fedeltà al dettaglio, la struttura dell’immagine e anche l’uso del colore, che ricordano l’estetica fotografica. I paesaggi di Richter hanno un ruolo chiave anche nell’ottica dello sviluppo dell’artista verso la pittura astratta. Le sue opere degli anni ‘60 e ‘70 mostrano immagini astratte di montagne, parchi, cieli stellati e del mare. Queste opere alternano rappresentazioni figurative dei paesaggi a forme sempre più astratte di riproduzione degli stessi. Negli anni ‘70 e ‘90 Richter si concentra sempre più su forme e strutture immaginarie dei paesaggi, improbabili se non impossibili nella realtà. Sono esposte però anche sovrapitture astratte di dipinti di paesaggi, fotografie e stampe. 

Una mostra di grande impatto visivo, che presenta complessivamente 150 lavori di questo artista d’eccezione.

Gerhard Richter, 1/10/2020-24/01/2021
www.kunstforumwien.at
 

Friendly staff. Great location for exploring the city. Fair parking price. Amazing breakfast!

April / tripadvisor.at

HOTEL AUSTRIA WIEN

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